martedì 25 dicembre 2012

La scena politica ed i poli attrattivi

Nella scena politica ci sono tanti poli attrattivi. Sono poli attrattivi di voti e di interessi, interessi sani ed ideologici, ed interessi pratici. Tante spinte e forze, più o meno forti, tra loro in parte simili e per altre cose contrastanti, ma diverse e distanti. È un po’ come la rosa dei venti. Ogni polo ha le proprie idee, i propri obiettivi, i propri interessi, e le proprie convenienze. Tali forze e spinte si influenzano tra loro. Entrano in contatto con i respiri reciproci, si studiano, si adeguano alla strategia nemica, si contrastano. Ognuno cerca di risucchiare più elettori per essere maggiormente rappresentato (oltre che per rappresentare). In questo periodo preelettorale, carico di colpi di scena, di situazioni critiche, di decisioni da prendere, di crisi, di miglioramenti che si devono fare internamente ai partiti, l’energia che si sprigiona è notevole. Ma è una energia positiva. In una situazione normale passata, di stasi e consuetudine politica consolidata, di caratteristiche e di dinamiche comportamentali pre e post elettorali, tutto si sarebbe ridotto ad una guerra contro l’avversario politico, ad un gettare fango e discredito, ad un demonizzarsi reciproco. Ora invece bisogna essere costruttivi. La classe politica ha preso atto che gli italiani si sono stufati di chiacchiere e niente altro, di aumento dei problemi invece della loro soluzione (da decenni), di non lungimiranza politica e di immaturità, e, volente o nolente, si sta adeguando. Ma ancora bazzica male, rendendo retroattivi i provvedimenti anti crisi solo per i semplici cittadini e salvaguardando spesso dalla retroattività i loro. Comunque si iniziano a sentire discorsi costruttivi, accenni a programmi,  ed una volontà (si spera solo non di facciata) di pensare con una mentalità migliore e di operare. Purtroppo l’uomo migliora solo quando è strettamente necessario. Ma siamo sicuri che sono veramente migliorati, almeno alcuni, almeno parte di coloro che non erano già migliori? E nel frattempo? E nel frattempo noi siamo qui, talvolta vedendo un brutto spettacolo avendo anche pagato un caro biglietto, aspettando di vedere la prossima scena, sperando che sia migliore.
Angela Pensword  18/12/2012

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