martedì 25 dicembre 2012

MARIO MONTI: CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO E PROSPETTIVE FUTURE


Il 23 Dicembre 2012 si è svolta presso Palazzo Chigi la Conferenza Stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Mario Monti.  Tale conferenza  ha una valenza  doppia in quanto oltre ad essere di fine anno coincide con la conferenza di fine legislatura. Con garbo humor e la sua solita ironia Monti mantiene viva l’attenzione dei giornalisti presenti in sala, e di chi lo sta ascoltando da casa, per più di due ore. Durante la conferenza i temi trattati sono stati tanti e tutti importanti.

Mario Monti sottolinea “l’Imparzialità” del le azioni del proprio  Governo, finalizzate solo al bene del Paese.

Riferendosi a Berlusconi ed alle sue mutevoli considerazioni, oltre all’apprezzamento che li lega da tempo, Monti testimonia la propria “fatica a seguire la linearità del suo pensiero” in un “quadro di confusione mentale”.  

Difende l’operato del governo tecnico e rivolge i propri ringraziamenti a tutti i Ministri e collaboratori, e alle forze politiche per il sostegno ed i consigli. Un  ringraziamento speciale viene rivolto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Parla dell’importanza di “non distruggere ciò che con sacrificio dei cittadini è stato fatto in questo anno”. Ciò vuole dire “non sottrarsi alle linee guida europee”. Esse si possono non condividere in pieno, ed egli stesso  sa che ci sono delle procedure europee che andrebbero riformate, ma questo si può fare in un contesto europeo ed attraverso un dialogo. Dialogo che più un Paese conta e più è possibile. Fa notare (giustamente) quanto  l’Italia  sia ora a livello europeo maggiormente considerata rispetto al passato, e di quanti miglioramenti di impostazione europea (da proseguire) avvenuti in questo anno di gestione di crisi siano derivati da intuizioni e spunti italiani. Il prossimo governo politico dovrà proseguire sulla strada europea di salvaguardia della Europa stessa. Non distruggere i sacrifici degli italiani vuole dire anche “non togliere l’IMU”. Togliere l’IMU senza prevedere una impostazione di entrate per lo Stato, o di minori spese,  che  garantiscano la stessa stabilità, avrebbe serie ripercussioni ed un effetto boomerang negativo.   

Riguardo le tasse Monti si rende conto dei sacrifici che stanno sostenendo i cittadini e di quanto sia pesante il carico fiscale. Ma tale pressione, della quale si auspica la riduzione, potrà essere ridotta solo quando sarà possibile farlo. Parla di tasse necessarie ma anche della necessità di stimolare la crescita e l’economia attraverso iniziative contenute nella propria agenda Monti.  

Fa notare le innumerevoli resistenze che il governo tecnico ha incontrato nella realizzazione (non avvenuta) dei tagli ai costi della politica, e di come la Legge anticorruzione sia risultata molto più leggera rispetto al pensiero originario del governo tecnico.    

Nei giorni precedenti  si poteva respirare nell’aria l’incognita sulla eventuale scesa in politica di Mario Monti, attraverso una propria lista od all’interno di uno schieramento. Tale incognita non è stata del tutto  dissipata, ma in parte svelata. Monti non vuole appartenere ad una parte politica per evitare di rimanere intrappolato dalle logiche di partito, restrittive, bloccate nel proprio angolo ottuso di interessi di parte,  che rendono impossibile fare un discorso più ampio.  Egli fa presente anche quanto sia riduttivo il  modo di fare politica che si basa solo sul puro scontro tra le parti politiche a scapito dei “contenuti  e dei metodi di governo”.  In pratica Monti propone una diversa visione politica e stimola i politici a pensare come statisti. Al riguardo ricorda le belle parole di De Gasperi: “il politico pensa alle prossime elezioni, lo statista pensa per le prossime generazioni”.  Questo è un concetto molto importante, che si ricollega al vero messaggio sul futuro  che Monti lancia, maggiormente spiegato nella successiva intervista televisiva  di mezzogiorno con Lucia Annunziata.

Mario Monti non vuole schierarsi con una parte politica, ma vuole che la politica trovi spunti di discussione ed idee all’interno di un dialogo comune in una visuale politica più ampia. Egli fornisce come spunto di dialogo un programma “CAMBIARE L’ITALIA RIFORMARE L’EUROPA AGENDA PER UN IMPEGNO COMUNE”, rivolto a tutti (società compresa), che possa essere condiviso dalle parti politiche.  In base al consenso che tale programma susciterà nelle parti politiche Monti potrà offrire il proprio sostegno e guida a tali forze politiche come premier di coalizione, e quindi come possibile nuovo Presidente del Consiglio.  

È esplicativo il termine con il quale Mario Monti preferisce indicare la sua prossima ed eventuale “salita in politica”. Egli preferisce utilizzare il verbo “salire” e non il verbo “scendere” per meglio esprimere il concetto di impegno politico ed il significato intrinseco che attribuisce alla politica stessa, della quale auspica per il futuro una elevazione generale.   

Il concetto più importante racchiuso nel discorso del 23/12/2012 di Monti è questo: la speranza, lo stimolo, l’idea  per una mentalità politica migliore.

Angela Pensword 23/12/2012

 

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