martedì 25 dicembre 2012

PARTITI POLITICI: REAZIONI POST CONFERENZA STAMPA DI MONTI


La Conferenza Stampa del 23/12/2012 di Mario Monti di fine legislatura ha gettato nello scompiglio alcuni partiti. Il lancio di un programma che possa essere un polo attrattivo per diverse forze politiche e per parti di partiti classici consolidati, e per i cittadini  risucchiando di conseguenza voti in un periodo elettorale di importante cambiamento ed esigenza per gli elettori, non piace molto ai partiti anche se non lo danno tutti a vedere.

Il PDL risulta piccato dai commenti di Monti su Berlusconi e sui chiarimenti a difesa dell’operato del Governo tecnico (ascoltare la verità fa male) ed il Segretario del PDL Angelino Alfano esclude ogni collaborazione futura od adesione alla agenda Monti. Si stacca dal PDL ed aderisce alla agenda Monti invece Frattini. Ma potrebbe essere seguito presto da altri. Nel frattempo Berlusconi prosegue la propria campagna elettorale, giudicando negativamente sia la scelta di Monti e sia i contenuti del suo programma “Cambiare l’Italia Riformare l’Europa. Agenda per un impegno comune”, distogliendo temporaneamente la propria attenzione dal dovere salvare l’Italia dalla sinistra, ed indirizzando i propri colpi verso un nuovo rivale.

Si staccano invece dal PD Pietro Ichino ed altri quattro esponenti del partito. Pietro Ichino chiarisce (all’interno di un intervista televisiva del 24/12/2012 su tgcom24) la propria decisione di appoggiare l’agenda Monti. Tale decisione non deriva infatti da una ricerca di una poltrona, in quanto essa era già una sicurezza internamente al PD, ma da una mancanza di chiarezza interna al PD. Vi è una spaccatura di pensiero internamente al PD tra moderati e meno moderati. Tale diversità non riguarda solo parti di impostazione del programma del PD ma anche l’interpretazione ed il giudizio dato all’operato del Governo Monti.  Inoltre il fatto che l’agenda Monti condivide spunti ed impostazioni di pensiero e di concetto di Ichino porta inevitabilmente una grande parte del PD a trovarsi d’accordo con l’agenda Monti, od almeno con una parte di essa. Molti punti e concetti della agenda Monti sono propri anche del programma di Renzi. Renzi però pare non voglia prendere una posizione contraria al PD, anche se sarebbe contraria solo per una parte di apporto dei voti, dimostrando una minore elasticità mentale rispetto al suo amico Pietro Ichino, ma non è detta l’ultima parola.

La LEGA NORD critica sia la scelta e sia il programma della agenda Monti. Quindi non dice nulla di nuovo da quanto professato durante l’intero mandato del Governo tecnico e continua a perseguire i propri obiettivi.

UDC (Pier Ferdinando Casini) ITALIA FUTURA (Montezemolo), da subito e da sempre sostenitori di Mario Monti, appoggiano il programma della agenda Monti. Ad essi si aggiunge anche il Ministro per la Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi.  

L’equilibrio e l’appoggio al programma Monti è una dinamica che si va formando in questi giorni, e dato che il tempo per prendere decisioni e formare le liste è molto stretto, le decisioni si prenderanno velocemente.

Ciò che rende gradevole l’idea del polo della agenda Monti, oltre i contenuti, è la possibilità e la mentalità di un dialogo politico costruttivo, del quale abbiamo molto bisogno in contrapposizione al bipolarismo distruttivo che abbiamo vissuto.

Angela Pensword 24/12/2012   

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