sabato 23 febbraio 2013

GIORNO DI SILENZIO PREELETTORALE


Ieri si è conclusa la campagna elettorale per le votazioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013. Oggi è il classico giorno di riposo preelettorale, di stop, nel quale non si può fare propaganda elettorale. Del resto ormai i giochi sono fatti, e non è in poche ore che possono cambiare le cose. Gli indecisi continueranno ad essere indecisi fino all’ultimo, probabilmente, passando mentalmente da un partito ad un altro, e forse considerando l’ipotesi di barrare tutta la scheda o di non andare proprio a votare. Chi era già deciso, a meno che non ha cambiato idea, continuerà ad esserlo. Anche se molte persone sono state recuperate nel corso delle precedenti settimane, ed hanno trovato un loro collocazione, la percentuale degli indecisi continua ad essere elevata, ed in base a come si distribuirà e frazionerà la loro preferenza si possono spostare un po’ gli equilibri ipotizzati.
Berlusconi ha fatto una campagna elettorale splendida, ed ha recuperato terreno nonostante il Pdl fosse in difficoltà.
Monti risulta ridimensionato nel consenso. In parte la ridiscesa in campo di Berlusconi che ha rosicchiato qualche elettore, in parte il messaggio di speranza che lancia Monti risulta difficile da capire e per molti difficile da conciliare con l’imposizione di tasse. Inoltre è penalizzato da una campagna elettorale non particolarmente brillante.   
Bersani è impeccabile. Solo bloccare Renzi è stato un errore, esattamente come è stato un errore non agevolarlo nel formare un proprio polo da unire all’interno del centrosinistra. La coalizione ne sarebbe stata rafforzata. Ma avrebbe significato forse perdere la premier-ship e forse perdere qualche altro alleato. La scesa in campo di Berlusconi e la salita in campo di Monti hanno cambiato la scena politica e gli equilibri dopo le primarie del centrosinistra. Anche se il centrosinistra ha lavorato bene in questi mesi, probabilmente non avrà la maggioranza sperata.   
Giannino ha fatto autogol da solo. Quindi, bisogna vedere se dopo l’affondamento di “Fare per fermare il declino” è rimasto qualcosa a galla del movimento. Ma probabilmente non una percentuale utile allo scopo.
Gli altri piccoli partiti e movimenti hanno fatto del loro meglio per esprimersi e conquistare consenso. Garantiti dalla par condicio, ma anche penalizzati dai riflettori sempre accesi sui partiti e movimenti maggiori. 
Grillo è strabordante. Probabilmente sarà lui la vera sorpresa annunciata di queste elezioni politiche del 2013. Egli prende i voti delle molte persone scontente della gestione politica della casta precedente, sia da destra, sia dal centro, e sia da sinistra, ed anche di molte persone che condividono la maggior parte delle sue denunce e soluzioni. Bisogna vedere e sperare nel post elezioni, nel caso che M5S avesse una percentuale utile nel dettare condizioni, che nell’insieme tale rappresentanza sia organica e propositiva nelle iniziative, armata di buon senso anche per ciò che riguarda i rapporti internazionali, e senza esponenti armati di astio e faziosità che vedono la loro nuova posizione come una rivalsa. Ne abbiamo avuta abbastanza di ottusa faziosità e di livore personale in passato. Ed è per questo che in un momento di cambiamento viene premiato il nuovo. .Non sono ammessi quindi gli stessi errori del passato.
Angela Pensword  23/02/2013 

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