domenica 17 febbraio 2013

QUADRO PREELETTORALE


Mancano pochi giorni al voto. Il quadro politico preelettorale può apparire un po’ confuso anche al miglior critico d’arte. Il visitatore (elettore) vi si ferma d’avanti e lo osserva per qualche minuto, forse con la mano sul mento come a cercare la soluzione. Vi sono colori forti e sfumature, diversi soggetti, case grandi e case piccole, poche linee in comune che talvolta uniscono case anche distanti tra loro. Non si sa se collocare il dipinto in ambito post classico o se in ambito post moderno. Forse è l’embrione di una nuova corrente pittorica. Una cosa è certa: ha del surreale, ma è anche realista. Racchiude in se molta energia. Le varie forze, i vari soggetti, le varie case, irrompono nel paesaggio con forza, in maniera disomogenea, talvolta con arroganza e talvolta con equilibrio. A modo loro, chi per un verso e chi per un altro, vorrebbero contribuire a formare un mondo migliore. Chi vede solo una casa come centro del quadro vede solo alcuni aspetti. Chi vede il quadro in una visione d'insieme riesce a scorgere le potenzialità di un discorso costruttivo. Il paesaggio anche se confuso risulta piacevole. Del resto nella normalità esiste la confusione.
L’unica incognita è … come sarà il quadro post elettorale? Le case sapranno rappresentare e gestire un paese anche se fatto di poche case e diverse tra loro o verrà rappresentato un terremoto? Solo dopo possiamo sapere se il dipinto è fatto da veri artisti, o da imbrattatele.
Angela Pensword 17/02/2013 

Nessun commento:

Posta un commento