martedì 12 febbraio 2013

LA NOTIZIA SHOCK DEL PAPA: “MI DIMETTO”

11/02/2013 – Benedetto XVI comunica la propria decisione di dimettersi dal proprio incarico papale. L’annuncio viene dato direttamente dal Papa in lingua latina durante il Concistoro con i cardinali. È una notizia che lascia sorpreso tutto il mondo e che rimbalza in pochi minuti per il globo.
Gli apprezzamenti al gesto del Papa sono subito pervenuti da diverse parti istituzionali sia italiane e sia estere. Napolitano definisce l’azione del Papa come un “gesto di straordinario coraggio e di straordinario senso di responsabilità”. Il Presidente francese Hollande ed il Cancelliere tedesco Merkel sono concordi nel definire la decisione del Papa come un gesto che merita “grande rispetto”.
Il Papa è apparso sereno durante l’annuncio. Tale decisione deriva dalla consapevolezza di non avere più il vigore fisico e mentale necessario per proseguire con il giusto merito il proprio incarico. La possibilità per un Papa, o meglio il suo diritto e dovere di dimettersi quando ritiene che sia necessario farlo, è una eventualità già palesata da Benedetto XVI nei mesi scorsi, ed è una eventualità prevista dallo stesso diritto canonico. Ciò che rende sorpreso il mondo non è quindi un gesto illegale, dato che è perfettamente contemplato dalle leggi vaticane nel caso di successioni papali, ma è il gesto inusuale, dato che prima d’ora nessun Papa aveva usufruito di tale possibilità.
La decisione del Papa è doppiamente coraggiosa. Primo perché essa non può che essere stata meditata e sofferta. Secondo perché rompe con i cliché papali del passato, e quindi può non essere compresa da tutti. È un atto di grande responsabilità e va apprezzato. Anche i chirurghi quando raggiungono una certa età, ed hanno nel loro caso la mano che trema, smettono di operare per evitare di fare danni. Quindi è legittimo pensare che se un Papa si rende conto di non essere più in grado di proseguire il proprio mandato possa avere la possibilità (per scelta) di andare in pensione, e proprio perché ritiene di prendere la decisione migliore per la Chiesa. È un’ammissione di vulnerabilità e di umanità che va ammirata.
Ma l’uomo, proprio in quanto uomo, non farà mancare le polemiche. L’essere umano ha una innata difficoltà nell’accettare le innovazioni, anche quando sono migliorative, perché modificano dei punti fissi che gli danno una inconscia sicurezza. È probabilmente il gesto più moderno che Papa Ratzinger ha fatto durante il proprio pontificato.
P.S.: Non vorrei divagare, ma Ratzinger ha responsabilmente fatto ciò che alcuni dei nostri politici irresponsabilmente non riescono a fare per autoconservazione.
Angela Pensword 11/02/2013 







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