Il sentimento del collettivo è
sapere che se si danneggia qualche cosa, sia esso un servizio, un bene comune
od un bene privato, si danneggia qualche cosa anche per
noi. Il sentimento del collettivo non si esprime solo in un rispetto verso i
beni materiali, ma anche nel rispetto verso il prossimo.
Abbiamo espressioni negative
sociali di danneggiamenti a beni culturali come statue ed opere d’arte, a beni
materiali comuni come una panchina in un metrò, alle ruote bucate di una macchina
(che è un bene privato), ai servizi attraverso la loro cattiva gestione a danno
della collettività. La mancanza di rispetto verso il prossimo è un danno
collettivo perché è un danno che può riguardare chiunque. Abbiamo azioni
criminali più o meno deleterie, danni psicologici alle persone attraverso
episodi di bullismo (espressione di stupidità e di mancanza di evoluzione
civile dell’uomo in giovane età), e poi ancora casi di mancanza di rispetto
verso persone ed animali con atteggiamenti di crudeltà gratuita, atteggiamenti
sociopatici (bisogna analizzare se derivano da problemi mentali o culturali), stalking
(finalmente riconosciuto come reato ma ancora non effettivamente punito), danni
ecologici ed ambientali che testimoniano una totale mancanza di sensibilità nei
confronti dell’interesse ambientale a favore di puro interesse personale ed
economico.
Riguardo i danni ambientali voglio fare un
approfondimento in quanto ci sono casi nei quali essi non rimangono
circoscritti all’interno di una semplice società (cosa comunque da evitare) ma
che invadono e riguardano anche il resto del mondo. Bisogna riflettere sul
fatto che tutta la Terra, come tutto l’ecosistema, è un bene comune, e che un
danno ambientale fatto in un luogo del pianeta ha ripercussioni dovunque e riguarda
tutti. Si tratta di disastri ambientali notevoli causati da Paesi emergenti che
male sanno gestire il loro progresso, da ottusità e criminalità individuale e
collettiva, da Holding e s.p.a. che ragionano solo su basi economiche e non
anche su valori più ampi e civili (bisogna ricordare che qualunque s.p.a. e
qualunque istituzione all’interno di una società è gestita da persone, e quindi
dall’individuo). Ma anche la piccola discarica abusiva, o gettare la batteria
della macchina sul ciglio della strada o nel mare da parte di un singolo
individuo ha la sua conseguenza negativa. Tutti danni, sia quelli ambientali e
sia quelli esposti precedentemente, causati quando l’uomo usa prima le mani e
poi la testa. E quindi si ritorna ad un concetto e ad una verità fondamentale,
che per migliorare la società ed il mondo bisogna prima migliorare l’uomo.
Danneggiare una statua od una
panchina della metropolitana costituisce un danno a tutta la collettività. Il
risultato è un’opera d’arte danneggiata ed una persona anziana o semplicemente
stanca che non avrà più un posto per sedersi. Ma un atteggiamento distruttivo
di questo genere sui beni materiali esprime in realtà un malessere interno dell’individuo
che li compie ed una grande dose di stupidità. Forse nessuno gli ha insegnato
che ci sono determinati valori da rispettare e nessuno gli ha sviluppato una
sensibilità positiva. Ecco che un gruppo di ragazzi convinti di divertirsi e di
esprimere qualche cosa di intelligente si comportano peggio di un branco di
scimmie (a proposito di evoluzione!). Qualche cosa esprimono: maleducazione, stupidità,
mancanza di valori, mancanza di rispetto per i beni comuni, mancanza della
consapevolezza che danneggiano anche loro anche se non gli interessa l’arte e
non hanno (per ora) bisogno di sedersi, mancanza di rispetto per gli altri,
mancanza del senso di appartenenza ad una società. Ma a che tipo di società
vogliono appartenere? Forse non si pongono il problema (… fatti non foste a
viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza). Chi è che ha insegnato a
questi ragazzi a comportarsi così? La famiglia? La scuola? La società stessa? O
è meglio dire non insegnato?
La classe politica non può continuare a non portare soluzioni alle problematiche che derivano da un cattivo comportamento
umano. Qualunque cervello pensante sa che per risolvere un problema non bisogna
agire sull’effetto ma sulla causa. Uno Stato dovrebbe avere tra le sue funzioni
anche quella di migliorare l’individuo per avere una società migliore (e qua si
ritorna all’importanza della istruzione). Ciò corrisponderebbe ad una visione
lungimirante nella gestione della società. Ma non
basta solo l’istruzione. In una società è importante anche la sicurezza
sociale, quindi un sistema di ordine pubblico che riesca a tutelare i
cittadini, e la certezza della pena.
Purtroppo di cretini,
nonostante l’insegnamento corretto ricevuto, ce ne saranno sempre. E questo è
comunque un deficit evolutivo genetico. Una cultura ed una educazione migliore,
una istruzione al comportamento sociale, può comunque ridurre notevolmente l’espressione
di stupidità, maleducazione, ed insensibilità collettiva, con un conseguente e
sperato miglioramento della società.
Fortunatamente all’interno
della società esistono molte realtà ed espressioni positive, persone dotate di
serietà e sensibilità, che per conseguenza portano ed esprimono un vantaggio
collettivo. Dovrebbero essere solo di più. Il problema è che andando avanti
così, e senza una istruzione collettiva che miri a migliorare l’individuo all’interno
della società, tali brave persone sono esemplari in via di estinzione, od esemplari
che possono contare solo su doti innate e sulla cultura ed educazione
familiare.
Angela Pensword 02/07/2013
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