sabato 7 settembre 2013

G20: LA DIFFICILE SITUAZIONE SIRIANA DIVIDE LE POTENZE MONDIALI

A San Pietroburgo si è concluso nella giornata del 06/09/2013 il G20. Gli argomenti trattati erano tutti importanti. Tra questi il più delicato e spinoso ha riguardato la questione siriana. Sulla situazione della Siria non è stato trovato un accordo tra le potenze nell’incontro del G20. Questo risultato è ben riassunto dalle parole pronunciate da Putin al termine dell’incontro in conferenza stampa: “Sulla Siria ciascuno di noi ha ascoltato la posizione dell’altro ma siamo rimasti delle nostre idee. Abbiamo ascoltato e abbiamo compreso il punto di vista dell’altro, ma non siamo d’accordo.”
11 Paesi firmano una Dichiarazione che condanna l’azione avvenuta in Siria, e prendono una posizione più dura nei confronti del governo siriano di Assad invece della semplice condanna etica verbale. Non si tratta però di un sostegno militare, ma più che altro di un sostegno morale alle motivazioni espresse dal Presidente americano. 
B. Obama vorrebbe agire attraverso il permesso dell’Onu. La sua determinazione potrebbe portare  gli USA ad intervenire anche senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza ONU, che al riguardo non ha trovato (per ora) un accordo per intraprendere una azione militare contro la Siria. “Se siamo seri nel volere sostenere il divieto dell’uso di armi chimiche … serve una risposta internazionale”.
Le posizioni rimangono distanti. La Russia, come la Cina, fanno sapere che in caso di attacco non autorizzato appoggeranno Damasco.

Angela Pensword 07/09/2013  

Nessun commento:

Posta un commento