sabato 7 settembre 2013

L’amicizia tra specie diverse di animali è possibile

Ultimamente in internet si parla spesso di amicizia tra animali di specie diverse. Noi siamo abituati a pensare a questa eventualità come una prerogativa esclusivamente umana in quanto l’essere umano, quando esprime uno dei suoi lati migliori, ha frequentemente rapporti di amicizia e di compagnia con gli le altre specie. Cani, gatti, pesci rossi, pappagalli, ed anche altre specie animali, vengono accolti dall’essere umano in famiglia e poi diventano parte di essa. Ma non siamo abituati a vedere ed a pensare ad una amicizia tra le altre specie di animali. In effetti è meno usuale. Ma la spiegazione potrebbe essere semplice. L’uomo è abituato da migliaia di anni ad accompagnarsi con altri animali. Prima per farsi aiutare nella caccia (e comunque doveva essere amico con il proprio lupo). Poi quando è diventato allevatore (anche se in questo caso li allevava per mangiarli). Poi come macchine a quattro zampe da utilizzare come mezzo di trasporto, come nel caso dei cavalli. E poi come mail con le ali, nel caso dei piccioni. Quindi abbiamo una tradizione in questa frequentazione. Tradizione che deriva spesso da un utilizzare l’animale per il nostro lavoro in cambio di vitto e alloggio. Poi, grazie alla sensibilità che fortunatamente ci appartiene (non a tutti), riusciamo a sentire che nel nostro cervello è racchiuso anche il cervello di ogni altro animale, e capiamo che li dobbiamo rispettare (oltre che mangiare), e con alcuni di loro instauriamo un rapporto di affetto più profondo che con il nostro simile. 
Le altre specie non hanno questa tradizione. Probabilmente perché in natura ogni specie è preoccupata per la propria sopravvivenza, e non ha tempo per le pubbliche relazioni. In cattività, dato che non si è preoccupati per il cibo, può capitare che predatore e preda scoprano reciprocamente lati simpatici. A quel punto si può anche avere tempo per le pubbliche relazioni. Inoltre vi sono casi in cui un animale utilizza un altro animale. Basta pensare al caso dei pesci pulitori che si nutrono sulle squame dei pesci più grandi, od a quei particolari e piccoli volatili che mangiano gli insetti dal mantello dei grandi mammiferi della savana. Ma questi sono rapporti di lavoro, in un reciproco scambio di interesse.
L’amicizia è un’altra cosa. L’amicizia è una dimostrazione di affetto. E, da quello che si vede in  internet in questo momento, è possibile tra loro anche tra gli altri animali di specie diversa da quella umana.
Non è poi così raro vedere un cane ed un gatto andare d’accordo e dormire abbracciati, quando sono cresciuti insieme all’interno della stessa famiglia. Non è raro nemmeno vedere che un gatto od un cane dormano con il proprio padrone. Perché non dovrebbero fidarsi allora di un esemplare appartenete ad un’altra ulteriore specie? In effetti è sempre una questione di contatto, di frequentazione, e di affinità. Ed ovviamente di reciproca fiducia. Anche tra gli animali ci saranno poi amicizie che durano poco, probabilmente, ed amicizie di maggiore tempo. Tutto questo dimostra che gli  animali sono capaci di sentimenti e di emozioni,  e di rapporti relazionali positivi di amicizia anche con esemplari di diversa specie.

Troppo spesso l’uomo pensa di essere superiore rispetto alle altre agli altri animali (anche noi apparteniamo al regno animale)  solo perché costruisce case o perché pensa equazioni matematiche. Ma abbiamo solo un tipo di vita migliore attraverso le comodità il benessere (e spesso un tipo di vita più stressante). Per il resto, in quanto esseri viventi, anche loro possono soffrire oltre che nel corpo anche nell’anima. Ed in molte occasioni l’uomo dimostra di essere peggiore delle altre specie animali.
Per approfondimento segnalo: 
l’articolo di Rebecca Mantovani Insolite amicizie  del 02/05/2013 su FOCUS che contiene simpatiche foto assolutamente da vedere,
ed il video Amore Universale del web magazine Eticamente. 

Angela Pensword 07/09/2013  

P.S.: Segnalo un video molto carino da vedere Il gufo che gioca col cane pubblicato sulla rivista on-line "Eticamente" 06/10/2013



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