martedì 17 settembre 2013

LA COSTA CONCORDIA COME LA VENERE DI BOTTICELLI SORGE DALLE ACQUE

Dopo l’incidente avvenuto il 13 gennaio 2012 che ha coinvolto equipaggio e passeggeri della Costa Concordia, causando purtroppo morti e feriti, e abbattendo la nave su di un fianco come un animale ferito, avviene un’opera di ingegneria navale ed idraulica sorprendente. Dopo 20 mesi la Costa Concordia viene riportata in un assetto normale. Tale operazione non era mai stata compiuta su di un relitto di nave così grande.
Tutto per fortuna è andato come previsto. Solo i tempi si sono un po’ dilungati. L’operazione di rotazione è iniziata lunedì 16/09/2013 intorno alle ore 09.00 e si è conclusa martedì 17/09/2013  alle ore  04.00. A dirigere l’operazione di rotazione della Costa Concordia è stato Nicholas Sloane. Le operazioni sono state condotte dalla sala di controllo, una sala di regia posta a distanza dalla nave. In essa sono presenti diversi monitor costantemente seguiti dagli uomini di riferimento. Le azioni sono state seguite ed eseguite attraverso i cordoni ombelicali (chiamati così), cavi che collegano la sala di controllo alla scafo della nave. È stato necessario l’intervento (previsto) di tecnici specializzati sullo scafo per ridurre la lunghezza dei tiranti. I 56 tiranti posizionati lungo tutta la fiancata emersa della nave hanno tirato la nave fino al 24mo grado di rotazione, supportati dal lavoro di martinetti idraulici. Quando la nave ha superato il 24mo grado di rotazione, intorno alle 23.40 si è passati dall’utilizzo dei tiranti alla funzione dei 15 serbatoi come contrappesi. Alle 04.00 del 17/09/2013 la nave si è poggiata delicatamente sulla base subacquea costituita da piattaforme e costruita nei mesi scorsi. Lo scafo non appoggerà solo sulle piattaforme ma anche sul fondale che è stato adattato con delle malte cementizie. Come specificato dall’ingegnere Franco Porcellacchia  nel corso della conferenza stampa svoltasi intorno mezzanotte di lunedì 16 insieme all’ing. Sergio Girotto  ed al capo della protezione civile Franco Gabrielli: “Le piattaforme sono state collaudate e costruite secondo le normative specifiche e con un ampio margine di sicurezza”.
La Concordia verrà sottoposta a delle riparazioni che ne permetteranno il successivo trasporto via mare. Inoltre verranno applicati sul lato che era sommerso altrettanti serbatoi delle stesse dimensioni di quelli già presenti sull’altro lato. Tali strutture, presenti su entrambe le fiancate della nave, avranno la funzione di sostenere il galleggiamento della nave durante il trasporto verso il porto di Piombino. 
Ciò che si è realizzato ieri è il risultato di una precisa fase di preparazione che si è svolta nei mesi precedenti. Dopo la pessima figura avvenuta con l’incidente alla costa concordia l’Italia sta mostrando il proprio volto professionale e all’avanguardia. Per la rotazione della Concordia è stata effettuata una incredibile opera di ingegneria navale ed idraulica.

Angela Pensword 17/09/2013 

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