Dopo l’incidente avvenuto il
13 gennaio 2012 che ha coinvolto equipaggio e passeggeri della Costa Concordia,
causando purtroppo morti e feriti, e abbattendo la nave su di un fianco come un
animale ferito, avviene un’opera di ingegneria navale ed idraulica
sorprendente. Dopo 20 mesi la Costa Concordia viene riportata in un assetto
normale. Tale operazione non era mai stata compiuta su di un relitto di nave
così grande.
Tutto per fortuna è andato
come previsto. Solo i tempi si sono un po’ dilungati. L’operazione di rotazione
è iniziata lunedì 16/09/2013 intorno alle ore 09.00 e si è conclusa martedì
17/09/2013 alle ore 04.00. A dirigere l’operazione di rotazione della
Costa Concordia è stato Nicholas Sloane. Le operazioni sono state condotte
dalla sala di controllo, una sala di regia posta a distanza dalla nave. In essa
sono presenti diversi monitor costantemente seguiti dagli uomini di
riferimento. Le azioni sono state seguite ed eseguite attraverso i cordoni
ombelicali (chiamati così), cavi che collegano la sala di controllo alla scafo
della nave. È stato necessario l’intervento (previsto) di tecnici specializzati
sullo scafo per ridurre la lunghezza dei tiranti. I 56 tiranti posizionati lungo
tutta la fiancata emersa della nave hanno tirato la nave fino al 24mo grado di rotazione,
supportati dal lavoro di martinetti idraulici. Quando la nave ha superato il
24mo grado di rotazione, intorno alle 23.40 si è passati dall’utilizzo dei
tiranti alla funzione dei 15 serbatoi come contrappesi. Alle 04.00 del 17/09/2013 la nave si è poggiata delicatamente sulla
base subacquea costituita da piattaforme e costruita nei mesi scorsi. Lo scafo
non appoggerà solo sulle piattaforme ma anche sul fondale che è stato adattato
con delle malte cementizie. Come specificato dall’ingegnere Franco
Porcellacchia nel corso della conferenza
stampa svoltasi intorno mezzanotte di lunedì 16 insieme all’ing. Sergio
Girotto ed al capo della protezione
civile Franco Gabrielli: “Le piattaforme sono state collaudate e costruite
secondo le normative specifiche e con un ampio margine di sicurezza”.
La Concordia verrà sottoposta
a delle riparazioni che ne permetteranno il successivo trasporto via mare.
Inoltre verranno applicati sul lato che era sommerso altrettanti serbatoi delle
stesse dimensioni di quelli già presenti sull’altro lato. Tali strutture,
presenti su entrambe le fiancate della nave, avranno la funzione di sostenere
il galleggiamento della nave durante il trasporto verso il porto di
Piombino.
Ciò che si è realizzato ieri è
il risultato di una precisa fase di preparazione che si è svolta nei mesi
precedenti. Dopo la pessima figura avvenuta con l’incidente alla costa
concordia l’Italia sta mostrando il proprio volto professionale e
all’avanguardia. Per la rotazione della Concordia è stata effettuata una
incredibile opera di ingegneria navale ed idraulica.
Angela Pensword 17/09/2013
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