Washington lunedì 16/09/2013. Poco
dopo le 08.00 di mattina (ora locale) alcuni spari hanno scosso l’aria del quartier
generale della Marina statunitense Navy Yard. Le vittime sono 13, ma ci sono
purtroppo anche feriti gravi, e tale conteggio potrebbe aumentare. A sparare è
stato un uomo, un texano, che è stato a sua volta ucciso all’interno della
sparatoria con gli agenti, ma non si escludono complici. Navy Yard è una base
storica di alta sicurezza, nella quale per entrare bisogna essere provvisti di
uno speciale pass. La natura dell’attentato risulta essere ancora sconosciuta.
Potrebbe forse essere legata alle recenti esortazioni del numero uno di Al
Qaeda, Al Zawahiri, il quale ha invitato le proprie cellule terroristiche a
compiere piccoli attentati sul territorio statunitense in modo da sfiancare gli
americani. Non vi sono comunque ancora certezze su questo legame. Certo, se
questa strage fosse stata compiuta solo da una persona si potrebbe anche
pensare ad un’azione isolata di un pazzo. Se invece risulta essere compiuta da
più persone allora la finalità è diversa. In ogni caso, un gesto di questa
entità all’interno di un quartier generale delle forze armate (marina) statunitensi
colpisce al centro il sistema, e rende gli americani più preoccupati. Obama
parla dell’accaduto direttamente dalla Casa Bianca. Gli investigatori dell’intelligence
stanno lavorando per decifrare quanto accaduto e risalire ai colpevoli.
Angela Pensword
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