lunedì 27 gennaio 2014

L’OLOCAUSTO E IL GIORNO DELLA MEMORIA

La memoria serve per ricordare. Chi non ha memoria non ha passato. E chi non ha passato non ha esperienze. È per questo che i giovani devono  studiare la storia, conoscere il passato, ed imparare  da esso, per non commettere gli stessi errori.
Il 27  gennaio è il “giorno  della memoria” per ricordare lo sterminio degli ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale, attuato in modo sistematico e nei campi di concentramento. Non si può non ricordare. Non si può ignorare.  E non si può dire che tutto quello che è successo non è avvenuto. Vi sono persone nel nostro tempo che, o per superficialità o per altro scopo, affermano che quanto avvenuto nei campi di concentramento sia una invenzione. Tale affermazione nega la realtà, e nell’assurdità e nella libertà di pensiero avrebbe più senso affermare di condividere quanto avvenuto invece di vigliaccamente negare i fatti.  Ma la storia si è già appropriata della documentazione che riporta i fatti di una realtà spietata ed inimmaginabile, sfortunatamente avvenuta. l’Olocausto rappresenta senza dubbio uno dei peggiori esempi di quello di cui è capace di fare l’uomo durante le guerre. Ciò che è stato attuato dai nazisti contro il popolo ebreo durante la seconda guerra mondiale rappresenta, quindi, senza dubbio, uno degli esempi peggiori dell’essere umano. I superstiti dei campi di concentramento sono sempre meno voci, e quando l’ultima di esse si sarà spenta non vi saranno più testimoni oculari di quel periodo storico. La speranza è che con il tempo tale esperienza nefasta dell’umanità non venga persa nell’oblio della storia, ma ricordata sempre, come monito per il futuro e vergogna per l’umanità.
È surreale osservare che nel mondo di oggi vi siano spinte neo-naziste, spinte anti-semite,  spinte razziste in genere, e spinte omofobe. La tolleranza, il dialogo, il rispetto, e la correttezza, sono le basi per un mondo migliore e per un mondo senza guerre. Non vi è giustificazione allo sterminio del popolo ebreo attuato in modo sistematico e nei campi di concentramento. E non vi sarebbe giustificazione per uno sterminio attuato con le stesse modalità contro un qualsiasi altro popolo.
Ma solo il popolo tedesco è capace ed è stato capace di attuare una crudeltà tale, o qualunque popolo e nazione potrebbe, in determinate situazioni e condizioni storiche, compiere le stesse atrocità? In base al principio che siamo tutti fratelli, ogni popolo è capace di compiere atti grandiosi e atrocità. Certamente anche la cultura e la mentalità influenzano la capacità espressiva di un popolo, in generale. In più vi sono altri avvenimenti e periodi storici che possono condizionare un popolo nella sua espressione globale. Comunque, anche recentemente, e non in Germania, si sono verificate guerre affiancate da una “pulizia etnica”.
L’assurdità è quando l’uomo va contro l’uomo. Ma questo capita in tutte le guerre. Tutte le guerre sono assurde e crudeli. In questo preciso istante vi sono altre guerre nel mondo, non meno crudeli e non meno incivili, e non meno vili, attuate a colpi di machete, a colpi di strumenti finanziari, o a colpi di ignoranza. Poche guerre nascono per motivi ideologici e religiosi, molte nascono esclusivamente per motivi economici. Anche quando è presente il nobile motivo ideologico, od il più circoscritto motivo religioso, la componente economica spesso condiziona indirettamente le altre due.
Comportamenti assurdi dell’uomo sono costantemente presenti nella società umana e si esprimono in modo più o meno crudele, nei quali l’assurdità si mischia alla disumanità, all’avidità, alla inciviltà, alla scorrettezza, ed alla criminalità. Non è crudele forse anche il dirigente di una holding farmaceutica che per far guadagnare di più la società lucra sulla salute altrui boicottando di fatto la ricerca, metodi più etici, e la non sperimentazione animale? Non è crudele forse una spa che per guadagnare di più blocca di fatto (ma non di facciata) la ricerca di metodologie più ecosostenibili? E non è espressione di crudeltà e di stupidità un uomo di potere che non attua la tutela del territorio e delle persone? Non è crudeltà uccidere e seviziare a sangue freddo delle persone innocenti durante la rapina compiuta a casa loro? Se l’essere umano non contenesse dentro di se anche il seme della disumanità molte cose crudeli o criminali non capiterebbero.  È per questo che è importante migliorare l’essere umano come singolo individuo e nell’insieme della collettività. Solo in questo modo si potrà contenere quella parte di “stupidità umana” (sempre ammesso che sia possibile arginarla), causa di molte guerre, di molti problemi per l’umanità stessa, e di molti comportamenti sociali errati. Solo in questo modo orrori come l’olocausto potranno, forse, non accadere nuovamente. E per imparare dal passato e dalla storia non ci si può limitare a ricordare mnemonicamente fatti e situazioni, ma bisogna anche analizzare il “perché” ed il “come” determinate situazioni si sono venute a creare.
Angela Pensword 27/01/2014   

2 commenti:

  1. Agli studenti andrebbero ricordate tante altre Shoah: degli inglesi sugli indiani d’America; di spagnoli e portoghesi sugli Indios sudamericani; degli olandesi sugli africani; dei cinesi su tibetani e birmani; dei turchi sugli armeni; dei cristiani in Medioriente; degli israeliani sui palestinesi; dei serbi sui bosniaci; sei savoia sui meridionali.
    E chi più ne ha, più ne pianga…

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