Premesso (e non c’è bisogno di dirlo) che l’Italia è
carica di patrimonio archeologico ed ambientale, che in passato sono stati
spesi molti soldi per essi anche grazie ai sovvenzionamenti europei (ma i soldi
sono stati spesi male o per niente cambiando direzione e non arrivando dove
erano diretti, ed al riguardo la colpa è delle amministrazioni italiane colluse
od incapaci), e premesso che tanti danni sono stati fatti al riguardo sul
territorio nazionale e che tante cose invece non vengono fatte, è inevitabile
capire che:
La rivalutazione dell’Italia e dei suoi territori,
dell’economia e del turismo, del proprio aspetto e della propria
organizzazione, passa anche e prima di tutto attraverso la rivalutazione dei
patrimoni archeologici ed ambientali presenti nel territorio italiano.
Ci tengo molto a chiarire questo aspetto ed anche ad
unire i due patrimoni.
Certo, i turisti non vengono in Italia solo per
l’archeologia e per la natura, ma tali settori sono un richiamo forte per uno
speciale e consistente tipo di turismo. Inoltre, i turisti non vengono in
Italia anche perché l’Italia presenta altre problematiche, come il traffico
ed il disordine nelle città, l’insicurezza nell’andare in giro per strada
durante la propria vacanza a causa di una criminalità al dettaglio largamente
diffusa e di una macrocriminalità presente nei territori (che a sua
volta evita lo sviluppo dei territori invischiandosi con la politica e portando
la politica stessa a compiere le scelte sbagliate e le azioni sbagliate per
quei territori con relativo danno di vivibilità presente e futura), una latente
non sicurezza della sicurezza (ma al riguardo la colpa non è delle forze
dell’ordine o delle intelligence dato che abbiamo avuto una serie di governi
che per recuperare soldi per i propri festini ed orge hanno tagliato gli
investimenti in tale settore, mentre adesso l’inversione di tendenza dovrebbe
essere drastica e notevole, ma non si è fatto abbastanza al riguardo), mancanza di infrastrutture adeguate e
diffuse nei territori (basta pensare al rapporto qualità prezzo di utilizzo e
prezzo di costo delle autostrade per farsi drizzare i capelli in testa), e una
non sicurezza di una assistenza sanitaria adeguata (la sanità difatti è
malata anche per i residenti, ma cosa dire ad esempio ad un turista che si fa
male al centro di Roma quando al centro di Roma sono stati chiusi alcuni
piccoli ospedali, o ad un turista, nonché ad un residente, di un paesino della
Toscana che ha un ospedale vicino che fa solo quasi terapia ma che per urgenze
deve chiamare l’eliambulanza, se va bene, per arrivare all’ospedale grande che
dista kilometri e kilometri dal paesino per un discorso di accorpamento e
riduzione costi per foraggiare altri costi della casta o per sopperire a dei
soldi pubblici spesi male in altri settori?) .
Insomma, forse tutto sommato, i turisti che vengono
ancora in Italia vengono proprio per i patrimoni archeologici, storici, ed
ambientali presenti sul territorio, e perché no riflettono bene su questi altri
aspetti indicati nella seconda parte.
In definitiva, bisogna agire su tutti gli aspetti
indicati, di rivalutazione ambientale ed archeologica, e di vivibilità del
territorio. È ovvio che ci sarebbe un guadagno anche per i residenti. Ma passo
dopo passo, pezzo dopo pezzo, forse ci si riesce a mettere tutto a posto.
Talvolta possono essere azioni timide, altre volte un po’ più invasive.
Certamente sono azioni legate, perché per recuperare soldi da una parte se ne
devono togliere da un’altra. Ma invece di toglierli dalla sanità e dalla
sicurezza, è meglio toglierli dalla politica e dalla corruzione. Al riguardo,
in entrambi i settori, questo Governo qualche cosa ha fatto, a differenza dei
precedenti, ma ancora azioni troppo timide.
… Sperando in un mondo migliore … e nel frattempo in
un territorio più attrezzato, sicuro, e maggiormente vivibile.
P.s. La società, se la si lascia andare senza
annaffiarla e curarla, si imbastardisce sempre di più, e questo è legato in
parte anche alla teoria delle finestre rotte.
(Come al solito, sono partita da una parte, ed
atterrata in un’altra, in uno dei miei voli pindarici di riflessione sulla
società ed i suoi aspetti).
Angela Pensword 19/02/2015
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