giovedì 19 febbraio 2015

VORREI CHIARIRE QUESTO CONCETTO … RIVALUTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO ED AMBIENTALE NEL TERRITORIO ITALIANO

Premesso (e non c’è bisogno di dirlo) che l’Italia è carica di patrimonio archeologico ed ambientale, che in passato sono stati spesi molti soldi per essi anche grazie ai sovvenzionamenti europei (ma i soldi sono stati spesi male o per niente cambiando direzione e non arrivando dove erano diretti, ed al riguardo la colpa è delle amministrazioni italiane colluse od incapaci), e premesso che tanti danni sono stati fatti al riguardo sul territorio nazionale e che tante cose invece non vengono fatte, è inevitabile capire che:
La rivalutazione dell’Italia e dei suoi territori, dell’economia e del turismo, del proprio aspetto e della propria organizzazione, passa anche e prima di tutto attraverso la rivalutazione dei patrimoni archeologici ed ambientali presenti nel territorio italiano.
Ci tengo molto a chiarire questo aspetto ed anche ad unire i due patrimoni.
Certo, i turisti non vengono in Italia solo per l’archeologia e per la natura, ma tali settori sono un richiamo forte per uno speciale e consistente tipo di turismo. Inoltre, i turisti non vengono in Italia anche perché l’Italia presenta altre problematiche, come il traffico ed il disordine nelle città, l’insicurezza nell’andare in giro per strada durante la propria vacanza a causa di una criminalità al dettaglio largamente diffusa e di una macrocriminalità presente nei territori (che a sua volta evita lo sviluppo dei territori invischiandosi con la politica e portando la politica stessa a compiere le scelte sbagliate e le azioni sbagliate per quei territori con relativo danno di vivibilità presente e futura), una latente non sicurezza della sicurezza (ma al riguardo la colpa non è delle forze dell’ordine o delle intelligence dato che abbiamo avuto una serie di governi che per recuperare soldi per i propri festini ed orge hanno tagliato gli investimenti in tale settore, mentre adesso l’inversione di tendenza dovrebbe essere drastica e notevole, ma non si è fatto abbastanza al riguardo),  mancanza di infrastrutture adeguate e diffuse nei territori (basta pensare al rapporto qualità prezzo di utilizzo e prezzo di costo delle autostrade per farsi drizzare i capelli in testa), e una non sicurezza di una assistenza sanitaria adeguata (la sanità difatti è malata anche per i residenti, ma cosa dire ad esempio ad un turista che si fa male al centro di Roma quando al centro di Roma sono stati chiusi alcuni piccoli ospedali, o ad un turista, nonché ad un residente, di un paesino della Toscana che ha un ospedale vicino che fa solo quasi terapia ma che per urgenze deve chiamare l’eliambulanza, se va bene, per arrivare all’ospedale grande che dista kilometri e kilometri dal paesino per un discorso di accorpamento e riduzione costi per foraggiare altri costi della casta o per sopperire a dei soldi pubblici spesi male in altri settori?) .
Insomma, forse tutto sommato, i turisti che vengono ancora in Italia vengono proprio per i patrimoni archeologici, storici, ed ambientali presenti sul territorio, e perché no riflettono bene su questi altri aspetti indicati nella seconda parte.
In definitiva, bisogna agire su tutti gli aspetti indicati, di rivalutazione ambientale ed archeologica, e di vivibilità del territorio. È ovvio che ci sarebbe un guadagno anche per i residenti. Ma passo dopo passo, pezzo dopo pezzo, forse ci si riesce a mettere tutto a posto. Talvolta possono essere azioni timide, altre volte un po’ più invasive. Certamente sono azioni legate, perché per recuperare soldi da una parte se ne devono togliere da un’altra. Ma invece di toglierli dalla sanità e dalla sicurezza, è meglio toglierli dalla politica e dalla corruzione. Al riguardo, in entrambi i settori, questo Governo qualche cosa ha fatto, a differenza dei precedenti, ma ancora azioni troppo timide.
… Sperando in un mondo migliore … e nel frattempo in un territorio più attrezzato, sicuro, e maggiormente vivibile.
P.s. La società, se la si lascia andare senza annaffiarla e curarla, si imbastardisce sempre di più, e questo è legato in parte anche alla teoria delle finestre rotte.
(Come al solito, sono partita da una parte, ed atterrata in un’altra, in uno dei miei voli pindarici di riflessione sulla società ed i suoi aspetti). 


Angela Pensword 19/02/2015 

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