venerdì 13 marzo 2015

RIFLESSIONI COSMICHE

Riflessioni di mezza sera …: clima … ere glaciali … Terra!

Se l’era glaciale corrisponde ad uno spostamento della fascia climatica (o fasce climatiche), e la Terra gira sempre intorno al Sole nello stesso modo (quindi non può dipendere dall’inclinazione dei raggi del Sole o da un rapporto diverso di distanza tra Sole e Terra), da cosa dipendono le ere glaciali, cosa le scaturisce?. Se il rapporto è a due, Sole – Terra, può dipendere o dall’uno o dall’altra. Si è ipotizzato che il Sole abbia dei periodi di minore intensità, nei quali vi è una minore attività solare, che di conseguenza porta ad una ripercussione sul riscaldamento dei vari Pianeti. Quindi anche gli altri Pianeti hanno dei periodi di temperatura diversa da quella che li caratterizza normalmente? Si può verificare questo? È stato confermato che il Sole ha questi periodi di minore attività? Le prime due risposte non le so, ma sarebbe la conferma di un comun denominatore Sole.  Mentre è stato confermato che il Sole abbia dei periodi di minore attività, ma pare che le ere glaciali non dipendano da questo. A meno che non tutta l’energia che viaggia nel raggio di Sole viaggi con la stessa intensità. Mi spiego: se non vi è corrispondenza di tempo tra la minore attività del Sole e il raffreddamento della crosta terrestre in base alla velocità della luce, può darsi che il Sole emetta anche un altro tipo di energia , che viaggia ad una velocità diversa dalla luce. Quindi, quando il Sole è più freddo, continua ad arrivare il caldo a noi, ed il freddo ci arriverà dopo un po’. È stata verificata una corrispondenza tra minore attività del Sole e era glaciale con una costante di delta di tempo dal verificarsi dell’una sull’altra? Si può verificare, andare così indietro nel tempo?
L’era glaciale può avvenire solo in un emisfero, o avviene contemporaneamente in entrambi? Non ricordo se le ere glaciali sono tipiche di tutto il Pianeta contemporaneamente, esclusa la fascia equatoriale, ma per logica dovrebbe essere così, se non si sarebbe preso in considerazione il Sole. Ricordo però che c’è stata non tanto tempo fa una mini era glaciale che ha coinvolto parte dell’Inghilterra, quindi solo l’emisfero nord. E se non ricordo male, pare che questa particolare condizione climatica sia avvenuta non molto tempo dopo una grandissima eruzione vulcanica. Si è parlato quindi del fatto che le ceneri di aria abbiano fatto da filtro ai raggi del Sole in quella zona, modificando il clima.
Beh! Certo che, per scaturire un’era glaciale, il cielo deve rimanere privo dei raggi del Sole per un bel po’!
Ciò significa che, nel caso scaturisse dalla impossibilità dei raggi del Sole di penetrare bene fin sulla crosta terrestre a causa delle ceneri prodotte da eruzioni vulcaniche, sarebbero dovuti eruttare contemporaneamente diversi grandi vulcani. Ma poi le ceneri non rimangono così a lungo in aria, tanto da giustificare un clima freddo anche quando torna il Sole.

In realtà pare che le ere glaciali sono cicliche, quindi:
Nel caso dipendano dal Sole, vuole dire che il Sole ha i suoi respiri, fatti di periodi di attività, e di attimi di minore attività.
Nel caso dipendesse da un terzo fattore esterno al sole ed alla Terra, e quindi a questo sistema solare, potrebbe essere, in questo affascinante ed ancora sconosciuto per noi universo. Ma non mi risulta che passi periodicamente qualche cosa vicino al nostro sistema solare (a parte le Comete), né che il nostro sistema solare passi periodicamente vicino a qualche cosa, quindi che faccia parte anche esso di un sistema solare più grande. 
Nel caso dipendesse dalla Terra, allora vuole dire che è la Terra ad avere dei periodi di minore attività. E perché non può dipendere proprio dal centro della Terra? Perché la Terra non può essere unica nella sua unicità di contenere al suo centro un spiccio di Sole, che anche esso ha u suoi momenti di minore attività che corrispondono ad un maggiore raffreddamento della crosta terrestre? Io opto per questa versione!
Per ardere qualche cosa ci vuole il fuoco! Come si potrebbe creare la lava se non ci fosse il fuoco al centro della Terra?  E come potrebbe non spegnesi se non fosse autosufficiente come il Sole? 
In effetti pare che vi sia corrispondenza tra grandissimi terremoti, grandissime eruzioni, ed ere glaciali. Vuole dire che la Terra, dopo avere buttato fuori tutto quel fuoco, ha meno caldo dentro, che si ripercuote successivamente in un maggiore freddo fuori! 

Quindi, in realtà, non si tratterebbe di una minore attività del centro della Terra, ma di una maggiore attività, o meglio della scadenza del tempo di ebollizione, che porterebbe alla fuoriuscita della lava dal coperchio (da più coperchi contemporaneamente), con la conseguente presenza di ceneri nell’aria (prima concausa del raffreddamento), e con la ritrovata pace interna al Pianeta che, a seguito dello svuotamento di una grande quantità di lava (oltre al necessario), corrisponde all’inizio ad un maggiore raffreddamento della temperatura della Terra sotto la crosta terrestre con il conseguente raffreddamento esterno sulla crosta.
Da subito dopo la Terra, continuando l’iter della vita del Pianeta, ricomincia in automatico a riformare la lava mangiando fondale nella Fossa delle Marianne (Oceano Pacifico), cosa che capita in continuazione, fino al riformarsi del punto critico tra massa della lava e pressione esterna del Pianeta.
Ciò spiegherebbe anche la ciclicità delle ere glaciali. Ma ciò vorrebbe anche dire che sulla Terra, prima o poi, capiterà una nuova grande catastrofe, con grandi terremoti e grandi eruzioni, e con il successivo raffreddamento del Pianeta. In tutto ciò moriranno un bel po’ di persone (è inevitabile). Già ci facciamo fuori tra di noi normalmente, poi, con la necessità di cibo e di riscaldarsi, sarà ancora peggio.

Altre riflessioni … (meno cosmiche)

Già attualmente, le popolazioni della fascia climatica tropicale, stanno dando problemi a quelle della fascia temperata, e viceversa. Il fatto è che, proprio per motivi climatici, le popolazioni della fascia equatoriale tropicale sono avvantaggiate in caso di era glaciale. Se le popolazioni della fascia temperata non si preparano per tempo alla prossima era glaciale, se non contribuiscono a far trovare pace al Medio Oriente, se non mira e colpisce le cellule del Medio Oriente che vogliono annientare le popolazioni delle fasce temperate, se le popolazioni del mondo non imparano ad andare d’accordo nel rispetto reciproco, l’uomo temperato si troverà tra l’incudine ed il martello, tra i ghiacci ed il Medio Oriente. 

Che cultura vogliamo che caratterizzi l’uomo prossimamente?
Quella dove la donna non viene rispettata e viene considerata inferiore? Quella che butta giù le statue antiche? 
Non certo tutto l’islam è così. E anche da noi ci sono persone della nostra cultura, italiane, occidentali, temperate (chiamale come vuoi), che sfregiano i monumenti antichi. Le persone che lo fanno da noi lo fanno per stupidità, perché non gli hanno insegnato ad amare l’arte, la cultura, e ad avere rispetto per le cose altrui e sociali. Chi lo fa da loro lo fa per annientare una cultura diversa dalla propria, nella non tolleranza della diversità, e nel totale non rispetto della cultura e dell’arte.
La prepotenza dell’IS, unita alla intolleranza è preoccupante. Un unico prepotente può dominare 20 pecore. Quindi anche in un Paese tendenzialmente moderato, e nel quale risiedono persone che non sono portate alla ribellione e che lasciano correre perché inserite in una società che gli dà la sicurezza dell’abitudine, anche pochi fanatici possono stabilire le relazioni interne ed esterne di quel popolo. Ecco perché bisogna agire su queste cellule e perché dovrebbe maggiormente agire anche l’Europa, dove come e quando serve con vere azioni di guerra, in supporto e collaborazione con quegli stati mediorientali che invece stanno agendo militarmente contro l’IS. Ecco perché Hitler e pochi dei suoi sono riusciti a condizionare le sorti anche dei tedeschi che non erano nazisti. Il problema IS è una questione complessa, perché rappresenta fattori, motivazioni, e dinamiche, che esprimono il caos del mondo. Il mondo è caos allo stato puro (delle volte mi sembra di stare ancora appena dopo il big bang). In effetti, forse, l’uomo è appena dopo il proprio big bang, e deve ancora trovare un proprio ordine ed equilibrio nell’insieme dell’umanità.  
Anche da noi ci sono molte cose che non vanno, e l’occidente non è perfetto. Ci sono la prostituzione, i crimini, la prepotenza, la stupidità. Come l’essere umano ha in generale nel mondo e nella società contemporanea un cattivo rapporto con l’economia dando ad essa una importanza spropositata, uno squilibrio di valori e di tempi di vita, a cominciare dal quotidiano. Niente meditazione, poco rispetto per l’ambiente, rincorsa per il denaro. Sicuramente il giusto rispetto per l’ambiente, l’equilibrio interno a se stessi e con il mondo, contribuirebbero ad avere una società migliore, ed un mondo migliore.
È proprio vero: per cambiare il mondo bisogna cambiare l’uomo (è da tanto che lo dico). Quindi anche noi dobbiamo cambiare, percorrendo quel percorso positivo che dobbiamo compiere da quando è nato l’uomo e da quando è nata l’umanità. Ma i tempi sono lunghi. 
Ed il mondo è un caos di forze, … 

In effetti ci vorrebbe una maggiore coscienza su tutto il Pianeta di ciò che significa essere uomo. Allora l’essere umano potrà proseguire nella direzione giusta, attraverso i passi di una maggiore civiltà. 

Angela Pensword 

12/03/2015


P.S.: Arriverà prima il ghiaccio o la civiltà di rispetto tra i popoli indirizzata alla positività? Purtroppo la risposta è scontata. … Non scordiamoci che i tempi della Terra sono, in quanto pianeta, cosmici.  E questo non vale solo per la sua evoluzione, ma anche per quella del genere umano. 

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