Riflessioni di
mezza sera …: clima … ere glaciali … Terra!
Se l’era
glaciale corrisponde ad uno spostamento della fascia climatica (o fasce climatiche),
e la Terra gira sempre intorno al Sole nello stesso modo (quindi non può
dipendere dall’inclinazione dei raggi del Sole o da un rapporto diverso di
distanza tra Sole e Terra), da cosa dipendono le ere glaciali, cosa le scaturisce?.
Se il rapporto è a due, Sole – Terra, può dipendere o dall’uno o dall’altra. Si
è ipotizzato che il Sole abbia dei periodi di minore intensità, nei quali vi è
una minore attività solare, che di conseguenza porta ad una ripercussione sul
riscaldamento dei vari Pianeti. Quindi anche gli altri Pianeti hanno dei
periodi di temperatura diversa da quella che li caratterizza normalmente? Si
può verificare questo? È stato confermato che il Sole ha questi periodi di
minore attività? Le prime due risposte non le so, ma sarebbe la conferma di un
comun denominatore Sole. Mentre è stato
confermato che il Sole abbia dei periodi di minore attività, ma pare che le ere
glaciali non dipendano da questo. A meno che non tutta l’energia che viaggia
nel raggio di Sole viaggi con la stessa intensità. Mi spiego: se non vi è
corrispondenza di tempo tra la minore attività del Sole e il raffreddamento
della crosta terrestre in base alla velocità della luce, può darsi che il Sole
emetta anche un altro tipo di energia , che viaggia ad una velocità diversa
dalla luce. Quindi, quando il Sole è più freddo, continua ad arrivare il caldo
a noi, ed il freddo ci arriverà dopo un po’. È stata verificata una
corrispondenza tra minore attività del Sole e era glaciale con una costante di
delta di tempo dal verificarsi dell’una sull’altra? Si può verificare, andare
così indietro nel tempo?
L’era glaciale
può avvenire solo in un emisfero, o avviene contemporaneamente in entrambi? Non
ricordo se le ere glaciali sono tipiche di tutto il Pianeta contemporaneamente,
esclusa la fascia equatoriale, ma per logica dovrebbe essere così, se non si
sarebbe preso in considerazione il Sole. Ricordo però che c’è stata non tanto
tempo fa una mini era glaciale che ha coinvolto parte dell’Inghilterra, quindi
solo l’emisfero nord. E se non ricordo male, pare che questa particolare
condizione climatica sia avvenuta non molto tempo dopo una grandissima eruzione
vulcanica. Si è parlato quindi del fatto che le ceneri di aria abbiano fatto da
filtro ai raggi del Sole in quella zona, modificando il clima.
Beh! Certo
che, per scaturire un’era glaciale, il cielo deve rimanere privo dei raggi del
Sole per un bel po’!
Ciò significa
che, nel caso scaturisse dalla impossibilità dei raggi del Sole di penetrare
bene fin sulla crosta terrestre a causa delle ceneri prodotte da eruzioni vulcaniche,
sarebbero dovuti eruttare contemporaneamente diversi grandi vulcani. Ma poi le
ceneri non rimangono così a lungo in aria, tanto da giustificare un clima freddo
anche quando torna il Sole.
In realtà pare
che le ere glaciali sono cicliche, quindi:
Nel caso
dipendano dal Sole, vuole dire che il Sole ha i suoi respiri, fatti di periodi
di attività, e di attimi di minore attività.
Nel caso
dipendesse da un terzo fattore esterno al sole ed alla Terra, e quindi a questo
sistema solare, potrebbe essere, in questo affascinante ed ancora sconosciuto
per noi universo. Ma non mi risulta che passi periodicamente qualche cosa
vicino al nostro sistema solare (a parte le Comete), né che il nostro sistema
solare passi periodicamente vicino a qualche cosa, quindi che faccia parte
anche esso di un sistema solare più grande.
Nel caso
dipendesse dalla Terra, allora vuole dire che è la Terra ad avere dei periodi
di minore attività. E perché non può dipendere proprio dal centro della Terra?
Perché la Terra non può essere unica nella sua unicità di contenere al suo
centro un spiccio di Sole, che anche esso ha u suoi momenti di minore attività
che corrispondono ad un maggiore raffreddamento della crosta terrestre? Io opto
per questa versione!
Per ardere qualche cosa ci
vuole il fuoco! Come si potrebbe creare la lava se non ci fosse il fuoco al
centro della Terra? E come potrebbe non
spegnesi se non fosse autosufficiente come il Sole?
In effetti
pare che vi sia corrispondenza tra grandissimi terremoti, grandissime eruzioni,
ed ere glaciali. Vuole dire che la Terra, dopo avere buttato fuori tutto quel
fuoco, ha meno caldo dentro, che si ripercuote successivamente in un maggiore
freddo fuori!
Quindi, in
realtà, non si tratterebbe di una minore attività del centro della Terra, ma di
una maggiore attività, o meglio della scadenza del tempo di ebollizione, che
porterebbe alla fuoriuscita della lava dal coperchio (da più coperchi
contemporaneamente), con la conseguente presenza di ceneri nell’aria (prima
concausa del raffreddamento), e con la ritrovata pace interna al Pianeta che, a
seguito dello svuotamento di una grande quantità di lava (oltre al necessario),
corrisponde all’inizio ad un maggiore raffreddamento della temperatura della
Terra sotto la crosta terrestre con il conseguente raffreddamento esterno sulla
crosta.
Da subito dopo
la Terra, continuando l’iter della vita del Pianeta, ricomincia in automatico a
riformare la lava mangiando fondale nella Fossa delle Marianne (Oceano Pacifico),
cosa che capita in continuazione, fino al riformarsi del punto critico tra
massa della lava e pressione esterna del Pianeta.
Ciò spiegherebbe
anche la ciclicità delle ere glaciali. Ma ciò vorrebbe anche dire che sulla
Terra, prima o poi, capiterà una nuova grande catastrofe, con grandi terremoti
e grandi eruzioni, e con il successivo raffreddamento del Pianeta. In tutto ciò
moriranno un bel po’ di persone (è inevitabile). Già ci facciamo fuori tra di
noi normalmente, poi, con la necessità di cibo e di riscaldarsi, sarà ancora
peggio.
Altre
riflessioni … (meno cosmiche)
Già
attualmente, le popolazioni della fascia climatica tropicale, stanno dando
problemi a quelle della fascia temperata, e viceversa. Il fatto è che, proprio
per motivi climatici, le popolazioni della fascia equatoriale tropicale sono
avvantaggiate in caso di era glaciale. Se le popolazioni della fascia temperata
non si preparano per tempo alla prossima era glaciale, se non contribuiscono a
far trovare pace al Medio Oriente, se non mira e colpisce le cellule del Medio Oriente
che vogliono annientare le popolazioni delle fasce temperate, se le popolazioni
del mondo non imparano ad andare d’accordo nel rispetto reciproco, l’uomo
temperato si troverà tra l’incudine ed il martello, tra i ghiacci ed il Medio
Oriente.
Che cultura
vogliamo che caratterizzi l’uomo prossimamente?
Quella dove la
donna non viene rispettata e viene considerata inferiore? Quella che butta giù
le statue antiche?
Non certo
tutto l’islam è così. E anche da noi ci sono persone della nostra cultura,
italiane, occidentali, temperate (chiamale come vuoi), che sfregiano i
monumenti antichi. Le persone che lo fanno da noi lo fanno per stupidità,
perché non gli hanno insegnato ad amare l’arte, la cultura, e ad avere rispetto
per le cose altrui e sociali. Chi lo fa da loro lo fa per annientare una
cultura diversa dalla propria, nella non tolleranza della diversità, e nel
totale non rispetto della cultura e dell’arte.
La prepotenza
dell’IS, unita alla intolleranza è preoccupante. Un unico prepotente può
dominare 20 pecore. Quindi anche in un Paese tendenzialmente moderato, e nel
quale risiedono persone che non sono portate alla ribellione e che lasciano
correre perché inserite in una società che gli dà la sicurezza dell’abitudine,
anche pochi fanatici possono stabilire le relazioni interne ed esterne di quel
popolo. Ecco perché bisogna agire su queste cellule e perché dovrebbe
maggiormente agire anche l’Europa, dove come e quando serve con vere azioni di
guerra, in supporto e collaborazione con quegli stati mediorientali che invece
stanno agendo militarmente contro l’IS. Ecco perché Hitler e pochi dei suoi
sono riusciti a condizionare le sorti anche dei tedeschi che non erano nazisti.
Il problema IS è una questione complessa, perché rappresenta fattori,
motivazioni, e dinamiche, che esprimono il caos del mondo. Il mondo è caos allo
stato puro (delle volte mi sembra di stare ancora appena dopo il big bang). In
effetti, forse, l’uomo è appena dopo il proprio big bang, e deve ancora trovare
un proprio ordine ed equilibrio nell’insieme dell’umanità.
Anche da noi
ci sono molte cose che non vanno, e l’occidente non è perfetto. Ci sono la
prostituzione, i crimini, la prepotenza, la stupidità. Come l’essere umano ha
in generale nel mondo e nella società contemporanea un cattivo rapporto con
l’economia dando ad essa una importanza spropositata, uno squilibrio di valori
e di tempi di vita, a cominciare dal quotidiano. Niente meditazione, poco
rispetto per l’ambiente, rincorsa per il denaro. Sicuramente il giusto rispetto
per l’ambiente, l’equilibrio interno a se stessi e con il mondo,
contribuirebbero ad avere una società migliore, ed un mondo migliore.
È proprio
vero: per cambiare il mondo bisogna cambiare l’uomo (è da tanto che lo dico).
Quindi anche noi dobbiamo cambiare, percorrendo quel percorso positivo che
dobbiamo compiere da quando è nato l’uomo e da quando è nata l’umanità. Ma i
tempi sono lunghi.
Ed il mondo è
un caos di forze, …
In effetti ci
vorrebbe una maggiore coscienza su tutto il Pianeta di ciò che significa essere
uomo. Allora l’essere umano potrà proseguire nella direzione giusta, attraverso
i passi di una maggiore civiltà.
Angela
Pensword
12/03/2015
P.S.: Arriverà
prima il ghiaccio o la civiltà di rispetto tra i popoli indirizzata alla
positività? Purtroppo la risposta è scontata. … Non scordiamoci che i tempi
della Terra sono, in quanto pianeta, cosmici. E questo non vale solo per la sua evoluzione,
ma anche per quella del genere umano.
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