sabato 25 giugno 2016

America: Viva Hillary!

Hillary Clinton non mi entusiasma, preferivo Obama, ma se l'alternativa deve essere quel papero dai capelli gialli color oro paglierino allora: Viva Hillary!



L'esperienza avuta accanto al marito nella gestione degli Stati Uniti certamente le potrà tornare utile. Ma a far pendere il mio l'ago della bilancia nei suoi confronti è più che altro una questione caratteriale e  di capacità nell'affrontare le questioni, diversa tra i due candidati. I fatti capitati in America durante questo periodo sono serviti anche a testare la capacità di reazione dei due contendenti. La sparatoria avvenuta ad Orlando in Forida il 12 giugno ha messo in evidenza due differenti approcci sul problema del terrorismo islamico da parte dei due contendenti alla Casa Bianca. Mentre Donald Trump fa la proposta di chiudere le frontiere all'immigrazione proveniente dalle zone del mondo collegate con il terrorismo contrario agli Stati Uniti, all'Europa,ed ai loro alleati, mentre cercherà di capire il problema, ed ha un atteggiamento di per sé più guerrafondaio, Hillary invita a non demonizzare una intera religione, a concentrarsi sul problema interno alla nazione rappresentato dalle cellule islamiche che possono colpire, ed aggiunge che fornirà tutti gli ulteriori mezzi necessari all'fbi ed ai servizi per individuare e colpire tali cellule. Anche se il diverso approccio sulla questione ha nella sensibilità popolare premiato Trump, personalmente ho da subito preferito la versione di Hillary. L'esercito dell'Is è ben organizzato, anche se sta subendo nell'ultimo periodo una serie di sconfitte nei territori islamici. La questione si muove su diversi fattori, tra i quali il fanatismo ed il proselitismo. Una recente analisi ha evidenziato come spesso le cellule che operano in America ed in Europa non rientrano in una organizzazione pianificata collegata alla centrale, e questo dimostra una debolezza nella catena del collegamento. Ciò non significa che non sono un problema, ma che è proprio sui lupi solitari che bisogna agire, mentre si affronta il problema (si spera) nella sua complessità e generalità anche in altri modi. Modi ai quali aggiungerei anche l'arma economica. L'America è tanto brava a colpire in questo modo gli Stati non allineati con lei (vedi anche la guerra economica fatta alla Russia dopo la recente buona mossa di scacchi attuata da Putin nell'annessione della Crimea), che perché non attuare maggiormente la guerra economica contro lo stato dell'Is e contro gli Stati ad esso collegati (petrolio)? Ma probabilmente si rovinerebbero altri equilibri. Ovviamente, anche se non condivido tutto ciò che propone la Clinton sulla questione, o su altri possibili argomenti, penso che ad un atteggiamento più guerrafondaio ed impulsivo di Trump vada sovrapposta l'astuzia.
Probabilmente, a far confluire ultimamente consensi sulla candidata femminile da parte di ulteriori sostenitori vi è anche l'attenzione ad una futura reale gestione dei problemi. In una realtà mondiale così importante come gli Stati Uniti d'America, ed in un periodo storico così delicato per equilibri internazionali e trabocchetti internazionali, e sabbie mobili, la dote fondamentale che deve avere un Presidente americano (e non solo) è equilibrio, unitamente a testa, strategia, e ad un attributo che anche se maschile non è detto che non sia presente caratterialmente anche in alcune donne.

Articoli di approfondimento:

http://www.internazionale.it/video/2016/06/14/clinton-trump-orlando-dichiarazioni-video

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/orlando-strage-scava-solco-hillary-clinton-e-donald-trump-1271144.html

http://www.repubblica.it/esteri/2016/06/24/news/usa2016_sanders_votero_per_hillary_clinton_-142731997/

P.s.: Il mondo è un continuo squilibro, è un continuo caos che alimenta se stesso, Indipendentemente dalla America, dall'Europa, dall'Asia, dall'Africa, e dall'oriente, cercare di capire quali sono le cause che portano ai vari fattori mondiali di caos, fare talvolta anche mea culpa, modificare le dinamiche di ricerca di potere economico, agire con la strategia migliore per pararsi dalle problematiche, ed analizzare come agisce la società nella sua semplice espressione, potrebbe servire a portare un maggiore equilibrio ed una maggiore giustizia nel mondo. Anche questa è la sfida che l'uomo deve compiere per proseguire la sua strada in direzione di una evoluzione globale.

Angela Pensword

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